Il paradiso delle Maldive non è tale. Ho trovato questa notizia su Repubblica.
Come la pensate? Dite anche voi la vostra.
Ultime notizie dalle Maldive,
paradiso delle vacanze (per chi ha i soldi per andarci, naturalmente): una
ragazza di 16 anni è stata condannata da un tribunale locale a essere
pubblicamente fustigata, dopo avere confessato di avere fatto sesso con un uomo
di 29 anni. Lui, secondo quanto riporta il Times di Londra, ha ricevuto una
condanna a 10 anni di carcere ed è già stato spedito in un isolato atollo a 200
chilometri a nord della capitale Malè, che funziona per l’appunto da prigione
(fuggire di lì, in un mare circondato di squali, è impossibile). Lei riceverà
le frustate, anzi bastonate, con una canna di bambù, quando avrà compiuto 18
anni, impartite dal capo tribù della sua isola (che agisce anche da giudice in
questo tipo di processi). È la pena abituale alle Maldive per le donne che
hanno rapporti sessuali prima del matrimonio. Fino a sette mesi fa l’arcipelago
era governato dal presidente Mohammed Nasheed, un uomo politico che ha studiato
in Gran Bretagna, diventato nel 2008 il primo leader democraticamente eletto
nella storia delle Maldive e deciso a metter fine a decenni di autoritarismo.
Ma nel febbraio scorso Nasheed è stato deposto in un golpe organizzato dai
militari e dal partito islamico. Da allora è stata di nuovo introdotta la
Sharia, la legge islamica, nell’amministrazione della giustizia. La decisione
di fustigare pubblicamente la ragazza ha suscitato un’ondata di proteste da
parte delle associazioni per i diritti umani. “Una punizione ingiusta e
degradante”, l’ha definita Human Rights Watch. Una macchia indelebile sul
paradiso delle vacanze. Se per caso avevate intenzione di andarci, boicottate
le Maldive e andate da un’altra parte.
Non ho parole per sprimere il sentimento che provo dopo leggere una notizia del genere.
RispondiEliminaSembra fosse una politica de tanti secoli fa. ....Maschilismo, ingiustizia, leggi in contro della libertà degli esseri umani. SCHIFFO!
Il problema è che non è certo l'unico posto sulla Terra dove sono permesse tali atrocità in nome di una legge intransigente a tutela dei buoni costumi, ma fa effetto pensare che tutto si svolge in quello che nell'immaginario collettivo è il Paradiso terrestre, il luogo incontaminato della bellezza...che l'uomo sta progressivamente deturpando con la sua crudeltà.
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con voi. Provo vergogna, schifo, impotenza, rabbia, compassione, ingiustizia e violazione, un'altra volta, dei diritti più basici non soltanto delle donne, ma della dignità umana. E non vale dire che lo fanno in nome di Dio, qualsiasi esso sia...
RispondiEliminaQuesto succede perche in questi paesi si e ha creato un tipo di turismo al servizio dei turisti ricchi, molti dei quali non hanno scrupoli. Un tipo di turismo che ha lasciato alla popolazione locale (e specialmente le donne) in una situazione di vulnerabilità per fare con loro tutte le ingiustizie che possiamo pensare. Questo non puo mai essere un paradiso.
RispondiEliminaSono completamente d'accordo con Sergi. Siamo noi, a volte(turisti ricchi), che non abbiamo scrupoli e noi che lasciamo le donne senza protezione con la nostra complicità.
RispondiEliminaIo sono andata in Egipto, per esempio, e le piramidi persero la sua attrazione avvolte nella situazione della popolazione. Ma non ho potuto dire niente o non ho saputo. Una volta che vidi attaccare un bambino che voleva venderci collane mi sono arrabiata e ho gridato: Lasciatelo in pace!