lunedì 22 ottobre 2012

Verbi, che incubo!!!!!



Congiuntivo, indicativo, condizionale, semplice, composto, presente, passato, futuro.... AHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!
Vi invito a leggere due racconti del Professor Grammaticus di Gianni Rodari e così vedrete che i verbi non sono così terribili.

Il professor Grammaticus, viaggiando in treno, ascoltava la conversazione dei suoi compagni di scompartimento. Erano operai meridionali, emigrati all'estero in cerca di lavoro: erano tornati in Italia per le elezioni, poi avevano ripreso la strada del loro esilio.
Io
ho andato in Germania nel 1958 - diceva uno di loro.
Io
ho andato prima in Belgio, nelle miniere di carbone. Ma era una vita troppo dura.
Per un poco il professor
Grammaticus li stette ad ascoltare in silenzo. A guardarlo bene, però, pareva una pentola in ebollizione. Finalmente il coperchio saltò, e il professor Grammaticus esclamò, guardando severamente i suoi compagni:Ho andato! Ho andato! Ecco di nuovo il benedetto vizio di tanti italiani del Sud di usare il verbo avere al posto del verbo essere. Non vi hanno insegnato a scuola che si dice:"sono andato"?
Gli emigranti tacquero, pieni di rispetto per quel signore tanto perbene, con i capelli bianchi che gli uscivano di sotto il cappello nero.
Il verbo andare, - continuò il professor
Grammaticus, - è un verbo intransitivo, e come tale vuole l'ausiliare essere.
Gli emigranti sospirarono. Poi uno di loro tossì per farsi coraggio e disse: - Sarà come dice lei, signore. Lei deve aver studiato molto. Io ho fatto la seconda elementare, ma già allora dovevo guardare più alle pecore che ai libri. Il verbo andare sarà anche quella cosa che dice lei.
- Un verbo intransitivo.-
- Ecco, sarà un verbo intransitivo, una cosa importantissima, non discuto. Ma a me sembra un verbo triste, molto triste. Andare a cercar lavoro in casa d'altri... Lasciare la famiglia, i bambini.
Il professor
Grammaticus cominciò a balbettare, i bambini.
- Certo... Veramente... Insomma, però... Comunque si dice,
sono andato, non ho andato. Ci vuole il verbo essere: io sono, tu sei, egli è...
- Eh,- disse l'emigrante, sorridendo con gentilezza, - io sono, noi siamo!... Lo sa dove siamo noi, con tutto il verbo essere e con tutto il cuore? Siamo sempre al paese, anche se abbiamo andato in Germania e in Francia. Siamo sempre là, e là che vorremmo restare, e avere belle fabbriche per lavorare, e belle case per abitare.
E guardava il professor
Grammaticus con i suoi occhi buoni e puliti. E il professor Grammaticus aveva una gran voglia di darsi dei pugni in testa. E intanto borbottava tra sé: - Stupido! Stupido che non sono altro. Vado a cercare gli errori nei verbi... Ma gli errori più grossi sono nelle cose!
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Il professor Grammaticus, un giorno, decise di riformare la grammatica.
- Basta, – egli diceva, – con tutte queste complicazioni. Per esempio, gli aggettivi, che bisogno c’è di distinguerli in tante categorie? Facciamo due categorie sole: gli aggettivi simpatici e gli aggettivi antipatici. Aggettivi simpatici: buono, allegro, generoso, sincero, coraggioso. Aggettivi antipatici: avaro, prepotente, bugiardo, sleale, e via discorrendo. Non vi sembra giusto?
La domestica che era stata ad ascoltarlo rispose: – Giustissimo.
- Prendiamo i verbi, – continuò il professor Grammaticus. – Secondo me essi non si dividono affatto in tre coniugazioni, ma soltanto in due. Ci sono i verbi da coniugare e quelli da lasciar stare, come ad esempio: mentire, ammazzare, arricchirsi alle spalle del prossimo. Ho ragione sì o no?
- Parole d’oro, – disse la domestica. E se tutti fossero stati del parere di quella buona donna la riforma si sarebbe potuta fare in dieci minuti.

Gianni Rodari, Il libro degli errori

SE AVETE ANCORA PROBLEMI CON I VERBI, CLICCATE QUI:  VERBI ITALIANI

5 commenti:

  1. Grazie mile, Merche!!!!! per il raconto, veramente carino, e per i verbi italiani.

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  2. Grazie a te Maite, per essere così fedele e scrivere tanti commenti, brava!

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  3. Al comincio del raconto il profesor Grammaticus non mi sembrava per niente un profesore sceldo da Gianni Rodari, per niente adeguato alla sua filosofia.
    Ma di seguito si è risolto benissimo. Non poteva essere così poco sensibile con gli emigranti.

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  4. Vi racconto una semplicissima barzelletta nostrana su questo argomento:
    La maestra a Pierino 'Come mai in ritardo anche oggi??' 'Mentre venivo a scuola ho caduto Signora Maestra' risponde Pierino in tono lamentoso. La Maestra inorridita urla a Pierino 'Cosaaa? Si dice SONO CADUTO e non HO CADUTO somaro!!!' E Pierino indispettito risponde 'Uffa! Ho caduto o sono caduto sempre a terra HO ANDATO!'
    :o)

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  5. Semplicissima ma divertente e intelligente. Mi ha fatto ridere e allo stesso tempo si impara! Brava!

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