martedì 23 ottobre 2012

La pizzica

Quando cominciai a studiare l'italiano, ormai tantissimi anni fa, le mie conoscenze musicali italiane non passavano dalla solita musica leggera, e cioè da Ramazzotti, Pausini e magari qualche classico della canzone italiana come Modugno con il suo Volare o la grande Mina.
Man mano che mi sono immersa nel mio caro universo italiano, e di conseguenza nel vasto mondo culturale che lo circonda, ho scoperto altri goielli musicali come De André, Lucio Dalla, Agricantus (gli dedicherò un altro post), Edoardo Bennato, V. Cappossella e tanti altri.


Tra questa categoria di "altri" posso includere la tarantella e in particolare la pizzica, musica tradizionale salentina (ma anche napoletana, calabrese e siciliana), scoperta recente e di certo ben affascinante e accattivante. La pizzica, e cioè, il tipo di ballo, è una danza strettamente legata al fenomeno del tarantismo. Bisogna distinguere, oltre alla pizzica "tradizionale", tra i diversi filoni dentro la pizzica salentina: il filone balcanico, con gli Opa Cupa; il filone greco, con i Ghetonia; il filone moderno, che include da una parte il reggae salentino, con I Sud Sound System, e da un'altra parte l'elettro-pizzica, con gruppi come i Nidi d'Arac, gli Officina Zoè e i Mascarimirì, "inventori" del concetto di TRADINNOVAZIONE.


La piazzica ti pizzica e ti morsica, e si addentra in tutti i pori della pelle finché non ti pervade tutto il corpo. Questa è una sensazione bella, emotiva e a volte anche ipnotica. Le note di queste melodie e i battiti dei tamburelli ti assalgono il cuore così come ti invade uno sguardo misterioso, l'odore di un bel fiore o i colori di un tramonto.
La pizzica poi, è il veicolo tramite cui ci si fa trasportare nei luoghi del sud d'Italia, con le loro tradizioni, con la loro lingua e i loro dialetti, con il loro carattere insomma.
Persone allegre, aperte, festaiole, vicine; ma anche nostalgiche, riservate, discrete, lontane.
Così come la vita a volte cupa, a volte solare; come l'esperienza, a volte vasta, a volte insufficiente; così mi risulta la musica salentina, piena di tante sfumature, così diversa quanto interessante, così rigida quanto volatile.

Buon ascolto!

10 commenti:

  1. É la terza volta che l´ascolto. MI PIACE...ma non capisco niente! :(
    Sembra africana!
    Grazie per il buon lavoro che fai e farci conoscere taaaantte cose.
    "Cesare quello che è di Cesare"

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  2. Cantano in dialetto, neanch'io capisco tutto. L'importante però, è lasciarsi traolgere dalla musica e volendo, cominciare anche a ballare...

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  3. Si tratta chiaramente di musica popolare, tamburello, fisarmonica ... non aveva mai sentito questo stile di musica italiana, sicuramente molto popolare nelle feste dell sud

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  4. mamma mia! avevo sentito già questo stilo di musica , ma non lho avevo mai ballato. ho provato a farlo e ora sono quasi senza fiato hahahaha. comunque molto bella e alegre!

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    1. Che bello il ballo della pizzica! È come una specie di estasi,vero?

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  5. SIII! Quest'estate ho partecipato alla 15^ rassegna della Notte della Taranta a Melpignano, in provincia di Lecce: ne avrete sicuramente sentito parlare! Merche ricordi la nostra serata a Zollino? Bene, moltiplica per 100, per 1000, e ne avrai una vaga idea...SPETTACOLARE! Una festa in musica fino all'alba e oltre in cui mi sono scoperta ballerina leggiadra, insieme a 100.000 persone, che hanno vissuto l'esperienza di una sana esplosione di energia positiva. In poche occasioni mi sono divertita così tanto semplicemente assecondando i ritmi che risuonavano dentro di me. Quest'anno la manifestazione ha visto la straordinaria partecipazione di Bregovic, che ha saputo fondere con grande maestria rock e folklore della tradizione mediterranea e balcanica. Sapete come si dice da queste parti?!? 'Ballavano pure le pietre!' Un'esperienza da vivere...vi aspettiamo :o)

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  7. Non so dove e quando, ma credo che io abbia sentito questo tipo di musica queando abitavo in Italia. Non mi sembra strana... neanch'io capisco niente!

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  8. una canzone un po antica e molto diversa :) ma che ho ballato a Roma abbastanza

    http://www.youtube.com/watch?v=Q2sTdeMWJs0

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  9. Il tamburello più la fisarmonica mi ricordano alla musica folkloristica basca.
    Quando incomincia la voce, invece, sembra più una "jota aragonese".
    E più tardi,perfino musica africana.
    È stupenda per entrare in trance e ballare come una matta ed io ve la ricomando prima di mettervi a pulire la casa. Si dà un "subidón" necessario per cominciare un lavoro che dà tanta pigrizia.

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