Il termine ciao, come tutti ben sanno, è la forma di
saluto informale ed amichevole più utilizzata nella lingua italiana.
L'origine del termine però è probabilmente meno nota e il significato
del saluto si è decisamente modificato con il passare del tempo. Deriva
infatti dalla parola veneziana s'ciào (inizialmente s'ciàvo), che deriva a sua volta dal neolatino sclavus, ovvero schiavo.
All'epoca della Repubblica di Venezia era usanza salutare in questo
modo, senza distinzione di classe sociale, rivolgendosi al proprio
interlocutore con quello che al giorno d'oggi corrisponderebbe ad un "servo tuo".
Fonte: CURIOSITÀ
Io non so sul origine di altri saluti, ma ho visto il saluto "Salve". Mi sembra che il suo origine è la antica Roma.
RispondiEliminaUn stratto della Wikipedia:
"Quando ci si incontrava per strada, per salutare un conoscente ci si limitava ad un semplice salve oppure (h)ave, seguiti o meno dal nome della persona in questione. La risposta era ovviamente "salve (ave) et tu" ovvero, "salute anche a te!" Se ci si fermava per scambiare qualche semplice parola, la formula più usata era quid agis?[1], ovvero, "come va?" oppure "cosa fai?". Come gesto di saluto si stendeva la mano a una certa distanza e si era soliti sollevare l'indice destro (vedi saluto romano). Svetonio lo chiama digitus salutaris (dito del saluto).[2] La stretta di mano non era molto comune, essa era infatti limitata a situazioni particolari, come l'incontro dopo una lunga assenza, o solo come espressione di una particolare vicinanza (familiari intimi e amici molto cari). Nell'epoca imperiale divenne piuttosto comune (in modo particolare nella classe dirigente), anche il bacio, talvolta seguito da un caloroso abbraccio. L'inchino era del tutto sconosciuto e sarebbe stato indegno di un uomo libero. I passanti dovevano salutare i funzionari scoprendosi il capo; questi ultimi, ovviamente, non erano tenuti a restituire il saluto".
Uaoooo Gustavo!
RispondiEliminaMolto interessante l'origine di "salve". Grazie!