Provo a stuzzicare il vostro interesse con questo video:
Vi piace l'opera, che opere liriche conoscete?
Perché di solito è un genere musicale che non attira tanto i giovani?
Puoi leggere quest'articolo per avere più informazione:
Quando si compiono 400 anni è difficile essere ancora alla moda agli occhi dei giovani.
Il 24 febbraio 1607, venne eseguito l’Orfeo
di Monteverdi, prima Opera importante nella storia della musica. E
oggi, a 400 anni di distanza, incombe la fine sulla «centrale elettrica
dei sentimenti»,.come la definì una volta l’autore e regista Alexander
Kluge.
Questo perché, nonostante l’Opera si preoccupi delle nuove generazioni, i giovani solo raramente si imbattono in un Flauto Magico di Mozart, o ne La Traviata verdiana.
Ne risulta che la metà del pubblico
è composto da imprenditori, manager e dirigenti. Solo uno spettatore su
dieci è uno studente dell’università o delle scuole superiori. I fedeli
abbonati rimangono gli anziani, mentre i più giovani vanno a teatro
solo occasionalmente. Ciò è legato a un evidente problema: il prezzo del
biglietto.
Tra i giovani, l’Opera ha la fama di essere troppo
costosa. E non c’è da stupirsi: secondo l’indagine, il prezzo medio per
un posto all’Opera si aggira intorno ai 60 euro.
Ma la situazione è
più complessa di quanto si possa pensare. Da tempo i più grandi teatri
dell’Opera offrono ai giovani numerose agevolazioni: «I prezzi sono una
cosa, la motivazione che spinge i ragazzi a teatro è un’altra», sostienePhilippe Agid,
ex vice Direttore dell’Opera di Parigi: «Se un ragazzino decide di
comprarsi un I-Pod, lo fa. La domanda è: perché non spende gli stessi
soldi per un biglietto per il teatro?».
Lezioni di canto interattive
«Il
fatto è che oggi i ragazzi dispongono di un’infinita gamma di mezzi per
potersi divertire» dice Achim Thorwald, sovrintendente del teatro
nazionale della regione di Baden, a Karlsruhe. «50 anni fa tutto questo
non c’era». Ed è proprio per questo motivo che l’Opera tenta di aprirsi
verso le nuove tecnologie. Non per niente, al congresso di Parigi, si è
discusso soprattutto di quanto sia importante il ruolo ricoperto da
internet.
L’autore francese Jacques Attali nel suo discorso
inaugurale, infatti, invita il creatore dell’Opera a partecipare alla
Rivoluzione di internet. Tramite Web 2.0. e progetti come My Space o You Tube si vogliono trasformare gli spettatori passivi in partecipanti attivi.
A questo scopo, il progetto Inside Out
dell’Opera nazionale inglese cerca di suscitare maggior entusiasmo in
un pubblico del tutto nuovo. Ad esempio sull’home page del progetto si
possono prendere lezioni di canto lirico in modo interattivo. Chiunque
può inviare le proprie arie liriche, che possono essere votate dagli
altri utenti con un click del mouse. È possibile inoltre assistere a
prove dal vivo, scrivere recensioni sull’ultima esecuzione dell’Opera
Nazionale e commentare sul blog dei cantori durante le prove.
Domenica per tutta la famiglia
Ci
sono delle riserve da parte dei dirigenti dell’Opera: «In tempi in cui
tutto diventa virtuale, l’esperienza diretta è il più grande vantaggio
dell’Opera», afferma Kaspar Bech Holten, il giovane direttore dell’Opera
reale di Copenaghen, in occasione di un dibattito su ”Opera e
tecnologia moderna”.
Secondo Holten, l’Opera dovrebbe essere
soprattutto un mezzo interattivo di per sé, proprio perché, per sua
natura, esprime i sentimenti degli spettatori. E suggerisce quindi ai
giovani di vedere l’Opera come una sorta di palestra per i sentimenti:
«Venite all’Opera! Là potrete esercitare i muscoli del vostro amore, del
vostro odio e della vostra invidia!».
Anche Achim Thormwald è
convinto del fatto che sia necessario ricercare il contatto diretto con i
giovani per portarli nelle sale, e dice: «Qui a Karlsruhe creiamo
centri per i giovani, e organizziamo feste nel primo semestre di
università».
Andiamo a scoprire quello che succede nel suo teatro, il Familiensonntage:
mentre i genitori vanno all’Opera, i bambini possono prendere parte a
rappresentazioni musicali tenute in un laboratorio creato apposta per
loro. «I genitori, all’uscita del teatro, si stupiscono nel constatare
che i loro figli vivano un’esperienza musicale del tutto simile alla
loro» afferma compiaciuto Thorwald.
Del resto è sempre più
difficile, soprattutto per i teatri di media dimensione, capire in quali
progetti sia opportuno investire: «Siamo senza sovvenzioni o appoggi da
parte dei politici» lamenta Thorwald . «Osservando la situazione in
Europa lo Stato taglia i fondi, soprattutto in Germania e in Italia»,
proprio nel Belpaese, dove l’Opera è nata, come denuncia Philippe Agid.
«Infatti, la situazione nei singoli Stati europei presenta numerose
differenze». In Francia i teatri non sono in cattive condizioni, e in
Spagna, attualmente, si assiste a un forte slancio artistico e musicale.
«Sarebbe importante» continua Agid «cercare di conciliare un budget
limitato con una cultura di elevata qualità». In ultima analisi ciò
significa semplicemente richiederne una gestione intelligente.
Fonte: http://www.cafebabel.it/
Merche:
RispondiEliminaGioachino Rossini di Pesaro nato nel 1792 è un Marchigiano!
Tra le sue opere più famose è "Il Barbiere di Siviglia".
Ha presentato questa opera al Teatro Argentina di Roma nel 1816.
Le sue opere sono molto difficili da interpretare. Attualmente ci sono tenori specializzati nella lirici Rossini
http://www.youtube.com/watch?v=gyxPtsvWRhQ
Altri musicisti che mi piacciono:
- Il toscano, Giacomo Puccini e il suo "O mio babbino caro". È magistrale la interpretazione di Maria Callas.
http://www.youtube.com/watch?v=rnkhtjpZAqQ
- E per me, il migliore di tutti è il bussetano Giuseppe Verdi. Opere come La Traviata, Il Trovatore e Don Carlo sono molti conosciuti.
Don Carlo: la storia si basa nel conflitto tra il principe Carlo d'Asburgo e suo padre, il re Filippo II di Spagna. Lo sfondo è una lotta per la libertà dall'oppressione politica e religiosa
Don Carlo:
http://www.youtube.com/watch?v=UFBVDuplQM4
La Traviata:
http://www.youtube.com/watch?v=5e2NQdfUNi4
Il Trovatore:
http://www.youtube.com/watch?v=KSJQ1KKOQr4
… quando sono solo nella mia cucina e mentre faccio la pasta, è un bicchiere di vino, un po’ di salami e si sente in sottofondo le opere di Verdi!
Ciao Gustavo!
RispondiEliminaVedo che ti piace proprio l'opera!!!
È la musica ideale per certi momenti della giornata, vero?